BREVI CENNI SULLA TRADIZIONE SPIRITUALE MISTICA ANDINA - INCA
L’antropologo Oscar Nunez del Prado scoprì nei primi anni ’50 l’esistenza di una Comunità che viveva come 500 anni prima, era la Comunità Q’ero, sulle Ande peruviane, a quattromila metri di altezza.
Erano i diretti discendenti degli Inca e mantennero l’antica conoscenza spirituale degli antenati grazie ai loro “sacerdoti” chiamati Paqos.
In seguito anche il figlio Juan Nunez Del Prado, antropologo, venne iniziato alla conoscenza ed alla pratica della sacra arte spirituale andina dai più importanti Maestri della vallata di Cuzco e della comunità Q’ero e successivamente decise di diffondere la tradizione in America ed Europa inclusa l’Italia tramite corsi e seminari.
Il suo insegnamento, raccolto in un corpo di conoscenze spirituali chiamato Kausay Puriy (in lingua quechua, “camminando nel cosmo vivente”), affonda le sue radici nella tradizione spirituale andina, utilizzando inoltre alcuni concetti del pensiero junghiano al fine di renderlo fruibile anche agli occidentali. Questo ci consente di unire spiritualità e scienza.
Del Prado insegna che tutto il cosmo è “Energia Vivente”, si tratta di riconoscerla e di collegarsi ad essa nel modo più appropriato, imparando con la pratica a muovere masse di energia attraverso l’intento.
L’idea di Energia è centrale in un insegnamento che tiene in considerazione anzitutto la propria “bolla di energia” che occorre imparare a gestire attraverso specifiche tecniche di pulizia e guarigione. Le tecniche principe di un Paqo (sacerdote andino) sono le seguenti:
- Samynchakuy = azione di creare nettare, energia fluida attraverso il collegamento con il Cielo
- Saiwachakuy = azione di creare una colonna attraverso il collegamento con la Terra
- Juchamjuy = mangiare energia pesante
- Chumpy Away Nawi Kichay = Aprire i nawi (in lingua quechua = occhi) che sono i centri energetici dell’essere umano e tessere le fasce, un antico rituale di guarigione
I principi base della tradizione inca sono i seguenti: Ayni (relazione di reciprocità), Masintin (relazione tra omologhi), Yanantin (relazione tra complementari), Tawantin (relazione tra 4 fattori in armonia tra loro) laddove il focus della tradizione è integrare tutto e riordinare il sistema per creare benessere.
Quest’ultimo concetto è molto importante poiché niente viene visto come separato e tutto ha bisogno di essere integrato per farci avanzare nel cammino spirituale.
Per gli inca non vi è separazione tra fisico ed energetico e si dà molta importanza anche all’integrazione tra maschile e femminile per poter raggiungere il matrimonio alchemico al proprio interno.
Non esiste il concetto di energia positiva o negativa poiché si ha la consapevolezza che ciò che chiamiamo “negativo” rivela un qualcosa che per noi non è confortevole e la parte di noi che lo etichetta come tale è il mondo emozionale, con le proprie illusioni, proiezioni e condizionamenti provenienti dal proprio vissuto personale.
L’energia ha pertanto due qualità: fluida (leggera) oppure bloccata (pesante). L’energia pesante (jucha) può essere eliminata rimuovendo i blocchi per farla ritornare fluida e ripristinare così il libero fluire dell’energia vitale all’interno della persona.
Attraverso il nostro Poqpo (bolla energetica) siamo tutti collegati in modo permanente con il tutto, fisicamente ed energeticamente, ed il nostro corpo fisico non è altro che energia in una forma più densa (materia).
L’illuminazione per gli Inca è sviluppare Benessere. E come può l’essere umano conquistare il proprio benessere? Attraverso la relazione con: il mondo fuori (fenomenico, naturale), il mondo sociale (relazioni) ed il mondo interiore. Per poter star bene è necessario essere armonici in questi tre mondi.
I Maestri rivelano le tecniche adeguate per aprire la nostra intuizione ed i nostri sensi al fine di comprendere e lavorare con i misteri della terra, dell’acqua, del vento, del sole e delle stelle come mezzi di rinnovamento, purificazione e apprendimento per evolvere spiritualmente.
Le sessioni di guarigione energetica di un Paqo (“sacerdote” e curandero) della tradizione spirituale inca sono rivolte alla pulizia energetica dello spazio sacro della persona (wasi) che comprende la bolla energetica ed il corpo fisico, al fine di liberarla dalle energie pesanti e ripristinare il fluire dell’energia vitale.
E’ inoltre possibile lavorare direttamente su uno specifico trauma o evento singolo, liberando la persona dalle conseguenze lasciate dallo stesso e recuperando così l’energia perduta in conseguenza a quell’ evento traumatico.
Questi ed altri rituali di guarigione energetica andina risvegliano il potere personale di cui ogni essere umano è dotato, favoriscono il radicamento e promuovono lo sviluppo del benessere psicofisico e la crescita personale.
SESSIONI INDIVIDUALI
Samynchakuy e Saiwachakuy
Rituale di Pulizia dello spazio sacro della persona, chiamato wasi in lingua quechua.
Il wasi comprende il corpo fisico e la bolla energetica (poqpo).
La pulizia consente di ripulire la persona dalle energie pesanti presenti nel suo wasi, attraverso la connessione con il sacro maschile ed il sacro femminile nel cosmo vivente (Cielo e Terra).
Il beneficio del trattamento si concretizza in una maggiore leggerezza e vitalità.
Juchamjuy
Letteralmente significa “mangiare l’energia pesante”.
E’ un trattamento tanto semplice quanto potente che permette di ripulire l’energia densa e pesante presente nella persona sulla quale si lavora, liberandola da blocchi e resistenze, con il fine di ripristinare il libero fluire della sua energia vitale.
Si può “mangiare” la jucha anche di un determinato trauma, trasformandolo e restituendo alla persona l’energia ripulita dalle conseguenze dell’evento.
Viene stimolato il processo di riordinamento e riorganizzazione del sistema.
Per effettuare questa pratica il Paqo utilizza il proprio potere personale contenuto nel Qosqo nawi aspirando tutta l’energia pesante affinché venga trasformata.
Chumpy Away Nawi Kichay
E’ un antico rituale inca di guarigione che letteralmente significa “aprire i nawi (centri energetici” e tessere le fasce.
Venne lasciato in eredità a Juan Nunez Del Prado da Andres Espinoza ed insegnato da Massimo Romagnolo nella sua versione originaria e non rielaborata.
E’ una tecnica energetica molto potente poiché è più definito l’intento di connessione e quindi più raffinata la qualità energetica.
Si decomprime il sistema, il che significa che il sistema si riordina e si alleggerisce.
Il fine del trattamento con queste particolari khuya (pietre) è quello di lasciar andare i fardelli che la persona si porta dietro permettendole così di recuperare la sua struttura originaria.
QUANTO COSTA UN TRATTAMENTO ENERGETICO INCA (andino)
Il costo di di una sessione individuale costa € 70 e prevede l'utilizzo delle varie tecniche di guarigione inca a seconda delle necessità della persona nel momento in cui avviene la richiesta.
Le Sessioni individuali sono finalizzate al sostegno e all'armonizzazione della struttura psicofisica. Riordinando il sistema energetico si stimola un processo che lo libera da blocchi che hanno rallentato e appesantito il suo flusso, rendendolo disarmonico e provocando difficoltà di diversa natura. Sciogliere questi blocchi energetici permette una riconnessione con il proprio flusso vitale ed il recupero di uno stato di benessere e di chiarezza interiore. Le tecniche utilizzate sono tecniche energetiche dell'antica tradizione dell' Arte Mistica Andina - Inca.
La durata della singola sessione può variare da un’ora ad un’ora e 15 minuti
Contattami al numero 349/8615665 oppure per email a info@sorgenteinteriore.com per avere maggiori informazioni. Grazie
NOTA IMPORTANTE
Tutte le sessioni energetiche individuali avvengono incontrando direttamente la persona che ne fa richiesta nel mio studio su appuntamento, oppure presso altri luoghi (associazioni culturali, ecc.) in occasione di giornate dedicate al benessere.
E’ possibile effettuare alcuni tipi di trattamenti anche a distanza se conosco già la persona ed in ogni caso questa possibilità viene valutata in accordo con il richiedente ed in base al mio sentire nel momento in cui vi è la richiesta.
Prestazione non sanitaria e non estetica, libera professione ai sensi della legge 4 del 2013, naturopata ed operatore olistico