Da quando ero poco più che ventenne mi sono sentita chiamare da particolari luoghi della terra ed in alcune occasioni l’idea di quei viaggi nacque da amicizie che sono arrivate nella mia vita non a caso ispirandomi a raggiungere quei luoghi di potere.
Tutto iniziò con un viaggio a Stonehenge dove l’eco della civiltà atlantidea risuona ancora oggi tra imponenti dolmen e la presenza di Merlino si può ancora percepire nelle sacre foreste della Gran Bretagna.
Durante quel viaggio io e le mie amiche decidemmo di andare anche a St. Michael’s Mount respirando il fascino di questo delizioso isolotto della Cornovaglia che con la bassa marea si unisce alla terraferma, e lì iniziai a sentire in profondità il richiamo dell’oceano.
Molti anni dopo, ascoltando il consiglio di una coppia di amici, io ed il mio compagno modificammo l’itinerario della nostra vacanza estiva, abbandonando l’idea di andare in costa azzurra a favore della Bretagna.
Nel nostro meraviglioso viaggio tra lande desolate a picco sull’oceano e fari spettacolari, attraversando villaggi in cui sembrava ancora di vedere antichi guerrieri a cavallo, ci siamo lasciati condurre sino a Mont Saint Michel, in Normandia, anche questo situato sulla magica linea di San Michele arcangelo.
E lo scorso anno ho finalmente visitato anche l’imponente Sacra di San Michele, che si trova nella misteriosa Val Susa, vicino a Torino, ricca di fascino e piena di simboli.
Solo di recente ho scoperto che San Michele è il custode e guardiano della missione divina di ogni essere vivente e che la sua linea rappresenta la linea energetica maschile di Madre Terra mentre le linee energetiche femminili del nostro pianeta sono quelle della madre Maria.
Nella mitica Bretagna, in Francia, abbiamo ripercorso le tracce degli antenati celti il cui culto spirituale era in stretta relazione con le forze della Natura e guidato da sacerdoti di sesso maschile e femminile (druidi e druidesse), il che ci parla di una totale parità di ruoli spirituali tra uomini e donne.
Nella tradizione celtica, così come in altre civiltà antiche, è presente il culto della Dea Madre che ritroviamo in origine in tutte le tradizioni, nato quando ancora gli esseri umani erano in profonda connessione con la natura ed i suoi cicli e ritmi.
All’inizio queste mie esplorazioni avevano l’ingenuo sapore della vacanza avventurosa e pensavo che il totale benessere che provavo sostando tra foreste di profumati pini, querce secolari e grandi pietre disposte in particolari forme geometriche, il cui significato mi era allora incomprensibile, fosse semplicemente dovuto all’influenza rigenerante della natura sull’essere umano ed al fascino sprigionato da antichi siti.
Solo negli ultimi anni ho compreso che in ognuno di quei luoghi sacri ho ricevuto in realtà anche importanti “attivazioni energetiche” da Madre Terra. Le particolari strutture fra le quali mi trovavo erano simboli che come chiavi aprivano porte all’interno del mio campo energetico, risvegliando antiche memorie e capacità extra sensoriali.
Grazie al potere presente in quei particolari luoghi sacri andavo integrando nel mio dna frequenze energetiche più elevate. Soltanto di recente ho compreso il vero significato di questi viaggi ed il loro importante contributo al mio risveglio spirituale.
Quest’anno ho sentito l’esigenza di recarmi in Francia sulle tracce di Maria Maddalena ed è proprio di questa donna, su cui sono state dette molte cose, alcune delle quali ne hanno oscurato la vera natura, che ti parlerò nel resoconto del mio meraviglioso viaggio tra la verde Provenza e la fiabesca Camargue.
La versione rimasta ufficiale per secoli, derivante da una errata interpretazione dei vangeli da parte di Papa Gregorio Magno nel IV secolo, è che la Maddalena fosse una prostituta. Ricorderai il passo del vangelo che la descrive come una peccatrice che lavò i piedi di Gesù, gesto in seguito al quale le vennero condonati tutti i suoi peccati. Versione ritrattata solo in tempi recenti dalla Chiesa Cattolica che l’ha oggi definita “apostola tra gli apostoli” grazie all’apporto degli scritti di Tommaso d’Aquino.
Dopo la crocifissione di Gesù, Maria Maddalena sbarcò in Francia, a Saintes Maries de la Mer, con altre donne di nome Maria, per sfuggire alle persecuzioni nei confronti dei cristiani.
Prima di arrivare alla Grotta di Maddalena, situata nel massiccio di Saint – Baume, ho visitato la prima delle tre abbazie cistercensi della Provenza, Le Thoronet. Arrivata al parcheggio dell’abbazia sono stata accolta da un intenso profumo di pino silvestre ed un misto di erbe provenzali tra cui spiccava il pungente odore del timo … venendo così da subito trasportata in uno stato di mistico silenzio e profonda meditazione.
Le tre abbazie sono caratterizzate da una semplice seppure affascinante essenzialità architettonica che richiama all’ordine ed alla preghiera senza tanti fronzoli e distrazioni … ed era proprio questo l’intento di coloro che ne hanno voluto la costruzione, dediti all’essenzialità di una vita comunitaria che seguiva la regola benedettina dell’ “Ora et Labora” (Prega e Lavora), ripristinata attorno al 1100 dall’abate Bernardo da Chiaravalle.
Ma chi era l’abate Bernardo da Chiaravalle? Era conosciuto come il protettore dei Cavalieri Templari, coloro i quali avevano il sacro compito di vigilare sulle strade dei pellegrini cristiani e di custodire e proteggere “il Grande Segreto” (il Santo Graal ?).
I monaci che facevano parte dell’Ordine del Tempio venivano detti monaci guerrieri. E nelle regole dei templari di Bernardo troviamo un indizio che lo collega all’oriente, e cioè il titolo della persona che si trovava a capo dell’Ordine, la quale veniva chiamata il “Gran Maestro”.
Questo titolo appariva allora per la prima volta nel mondo cristiano ma esisteva da secoli presso la “Confraternita dei Costruttori” in Oriente il cui scopo era quello di raggiungere la conoscenza gnostica (dottrina spirituale ed esoterica) attraverso lo studio approfondito dei 42 trattati del dio egizio Toth.
Così come per i “Costruttori”, anche per i Templari il Tempio salomonico rappresentava la perfezione da raggiungere. Solo una coincidenza? Certamente no! Bernardo da Chiaravalle era in qualche modo collegato a quest’ordine mediorientale così come a Maria Maddalena e al Santo Graal.
Nell’Abbazia di Le Thoronet, passeggiando tra le varie stanze, mi sono soffermata in quella dell’abate padre ed appoggiando una mano sulla parete della stanza ho visto attraverso gli “occhi non ordinari” il modo in cui vivevano i frati all’interno dell’abbazia: essi si nutrivano principalmente con minestre di verdure, olio di oliva e cereali da loro coltivati negli orti dell’abbazia e pregavano inginocchiati su dei sacchi di canapa contenenti cereali che dal granaio trasportavano in spalla sino alla propria stanza.
In ogni angolo dell’abbazia ho respirato pace, in modo particolare nel bellissimo chiostro.
Ho visitato le altre due abbazie cistercensi, Senanque e Silvacane, nei giorni successivi, dopo essere stata alla Grotta della Maddalena in Saint Baume: entrambe bellissime e suggestive, ma quella di Le Thoronet fra le tre mi ha lasciato decisamente qualcosa in più.
L’emozione più grande è arrivata dalla visita alla Grotta di Maria Maddalena.. Nel sentiero sterrato che ci ha condotti all’imbocco della foresta siamo stati accompagnati da splendide farfalle e libellule … dopo un’ora di cammino in salita all’interno della foresta sacra, dove gli unici suoni udibili erano il fruscìo degli alberi ed il canto degli uccelli, una ripida scalinata ci ha finalmente condotti all’ingresso e lì ha avuto inizio il viaggio nel viaggio ..
Dopo un primo giro nella parte in entrata della grotta, ho salito i gradini che conducevano ad un piccolo altare e lì mi sono seduta in meditazione sulla panca di legno posizionata di fronte… un sentimento di grande conforto ha abbracciato il mio cuore e quando ho riaperto gli occhi mi sono accorta che accanto a me era seduto un bambino, anche lui con gli occhi chiusi .. e poco dopo ho visto arrivare una bimba più piccola con un grazioso cappellino di paglia che per qualche secondo è rimasta seduta accanto a noi.
Ho richiuso gli occhi, che si erano riempiti di lacrime di commozione, e quando li ho riaperti i bambini non c’erano più. Poco dopo ho compreso il significato di quanto era accaduto …sono scesa nella parte inferiore della grotta attraverso un’altra scalinata e là ho visto delle targhette sulla parete con incisi i nomi di bambini mai nati. Potete immaginare quale sorpresa … ed il mio stato d’animo in quel momento …
Sono uscita da quella grotta sentendomi più leggera, come avessi ricevuto ali più grandi per “sorvolare” sui duri accadimenti della vita, come se l’energia compassionevole di Maria Maddalena mi avesse confortato cospargendo il mio cuore e la mia anima con unguenti caricati di amore, facendomi percepire in profondità il significato del manifestare il “femminino sacro” nel mondo.
Il cammino di rientro verso il parcheggio è stato altrettanto impegnativo, per un altro sentiero, anch’esso in gran parte in salita, per una durata di circa un’ora e mezza, tra radici di alberi secolari e rami che stabilivano la direzione dei nostri passi …Poco prima dell’uscita dalla sacra foresta abbiamo incontrato una splendida sorgente d’acqua la cui visione ha nutrito i nostri occhi ma anche le nostre anime … ed infine una leggera pioggia ha lavato via dalla nostra pelle il sudore del cammino come a completare la purificazione già in atto.
Per l’intera giornata e nei giorni successivi, sino al mio arrivo a Saintes Maries de La Mer in Camargue, ho portato con me quella meravigliosa sensazione di amore compassionevole ricevuto a gran sorsi nella Grotta e quella sensazione di leggerezza nel cuore… e mi sono ripromessa di fare un viaggio sciamanico al mio rientro a casa per completare la visione avuta nella grotta, dove mi è stato mostrato che la Maddalena ha vissuto lì per diversi anni con altre persone fra cui donne, uomini e bambini e ciascuno aveva la sua area dedicata all’interno della grotta. Altre persone portavano loro approvvigionamenti dal villaggio quando necessario e sorvegliavano la loro incolumità proteggendoli da visite indiscrete.
Ed ora vi racconterò del mio viaggio sciamanico in cui ho chiesto alle mie guide che mi venisse mostrato chi è in realtà Maria Maddalena al di là di tutto ciò che è stato detto di lei …
Maria Maddalena era la compagna di Gesù ed insieme rappresentavano rispettivamente, nella materia, sulla terra, l’incarnazione fisica del femminino e del maschile sacro. Il femminino sacro che nutre e dona la vita ed il maschile sacro che protegge ed invita all’azione.
Nella loro relazione si sono aiutati reciprocamente ad integrare questi due aspetti al loro interno, divenendo entrambi persone complete, persone che avevano realizzato il divino all’interno di se stessi attraverso l’unione del femminile e del maschile sacri interiori per realizzare l’Uno, all’interno del Sacro Graal interiore dove è avvenuta questa unione alchemica.
Ed è ciò che ritroviamo con altre parole nel Vangelo di Tommaso: “Quando farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l’uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.”
La relazione tra Gesù e Maria Maddalena era una relazione umana che aveva valenza sacra, allo stesso modo in cui dovrebbero essere improntate le relazioni tra uomini e donne sulla terra che aspirano a trascendere la dualità della dimensione terrena puramente materialistica per andare verso la dimensione della divinità. Gesù e Maria Maddalena erano la Coppia Sacra.
Attraverso la loro unione nell’amore a tutti i livelli, sia fisico che spirituale, essi potenziavano il proprio campo energetico elevandolo ed espandendolo per poter manifestare sulla terra le potenzialità dell’essere umano spiritualmente evoluto.
La forza creata dalla loro unione li aiutò a manifestare con coraggio il proprio destino sulla terra, il loro sacro compito.
Con questo racconto, frutto della mia personale esperienza di viaggio nella realtà dei mondi visibili ed anche in quelli invisibili, oltre che di una approfondita ricerca, intendo contribuire ad onorare e riscattare il femminino sacro che ogni uomo ed ogni donna ha all’interno di sé e che ha bisogno di essere riconosciuto e manifestato sul nostro pianeta, e di cui Maria Maddalena era degna rappresentante sulla terra.
Desidero con questo ricordarti che è anche grazie all’Unione del femminino sacro e del maschile sacro all’interno di te che puoi riappropriarti della tua coscienza superiore e raggiungere quella piena armonia che appartiene all’essere umano ricomposto in Unità.
Simona Staropoli
“Che la strada sia lieve ai tuoi piedi
Il vento soffi leggero sulle tue spalle
Che il sole brilli sul tuo volto
Le piogge cadano serene sui tuoi campi.
E fino a quando, nuovamente, io ti riveda
Che Dio ti custodisca nel palmo della Sua mano.”
(Antica benedizione irlandese)
Ciao Simona,
La penso esattamente come te. Vorrei fare parte di uno dei tuoi viaggi introspettivi
Come posso fare?
Daniela. 3669509271
Ciao Daniela,
per fare un viaggio introspettivo, puoi anzitutto imparare a meditare.
Vai su Risorse Gratuite nel sito ed inizia ad esercitarti con le prime meditazioni presenti.
Successivamente potrai partecipare ai corsi e seminari avanzati di Meditazione e Sciamanesimo se lo vorrai.
Un caro saluto
Simona