Il viaggio Sciamanico è il viaggio dell’anima verso mondi invisibili agli occhi ordinari.
Grazie ad una stimolazione sonora, utilizzando solitamente il ritmo del tamburo, entriamo in uno “stato di coscienza non ordinaria”, chiamato anche “stato di coscienza sciamanica” o di meditazione profonda.
Si tratta di un fenomeno assolutamente scientifico: le nostre onde cerebrali, che in stato di veglia o stato Beta, vibrano ad una frequenza tra i 14 ed i 30 hertz, vengono modificate vibrando ad una frequenza diversa che ci conduce ad una condizione di estremo rilassamento – stato Alfa fra gli 8 e i 13.9 hertz – fino ad arrivare allo stato Theta – da 4 a 7.9 hertz – caratteristico anche della fase di sonno REM; in alcuni casi si entra in uno stato Delta – da 0.1 a 3.9 hertz – simile al sonno profondo.
Ma quest’ultimo non accade sovente ed è una possibilità.
Normalmente raggiungiamo uno stato Theta, in cui una parte della nostra coscienza (detta anima vitale) è presente alla realtà ordinaria, visibile, tangibile, ed un’altra (detta anima libera) viaggia in altri Mondi.
Il che significa che continuiamo a percepire il nostro corpo fisico nel luogo in cui si trova, ma riusciamo a vedere, sentire, percepire altre realtà.
E’ molto importante anzitutto mettersi in contatto con il proprio cuore, poiché è attraverso gli occhi del cuore e non quelli della mente che possiamo accedere ad altre realtà, ai mondi paralleli.
Il viaggio sciamanico ha bisogno di essere insegnato in un Cerchio protetto, il Cerchio Sciamanico, in cui non vi è alcun pericolo di intrusioni, in quanto lo Sciamano avrà creato uno Spazio Sacro e di Luce, supportato dai suoi Alleati: le sue guide spirituali, gli spiriti benevoli del luogo, delle quattro direzioni, dei quattro elementi, il Grande Spirito.
E’ un’avventura di straordinaria bellezza, che ci conduce amorevolmente sempre più vicino al nostro nucleo centrale, alla nostra pura essenza, alla scoperta della nostra Anima.
Impariamo nuovamente a fidarci di noi stessi, a discapito dei condizionamenti, ritrovando quella meraviglia che il bambino ben conosce ma solitamente disimpara presto poiché viene convinto dalla società materialistica in cui viviamo che le sue sono soltanto fantasie.
Come sapete, il neonato è ancora in una connessione profonda con il Tutto, con la Fonte, le dimensioni spirituali; l’essere umano vi resta connesso anche durante l’infanzia, fino al momento in cui i canali si chiudono, perché non vengono adeguatamente nutriti attraverso una condotta di vita spirituale, nè tantomeno attraverso una alimentazione che promuova la spiritualità e non la materialità fine a se stessa; non viene loro insegnato a farlo.
E ad un certo momento alcuni di loro, alcuni di noi, finalmente si risvegliano ed imboccano nuovamente l’antica via, per ritornare ad abbeverarsi alla Sorgente Divina.
Siamo Luce!