“Core Shamanism” letteralmente significa il nucleo dello Sciamanesimo.
Il termine è stato coniato dall’antropologo statunitense Michael Harner, considerato la massima autorità a livello mondiale nel campo dello sciamanismo, ed esprime una metodologia sciamanica transculturale.
Al termine di approfonditi studi ed addestramento presso le popolazioni amazzoniche tra Messico, Ecuador e Perù, concluse le sue esperienze con l’ayahuasca e cominciò a sperimentare il tambureggiamento monotono come mezzo per modificare lo stato di coscienza e compiere il viaggio sciamanico, scoprendo in tal modo che le droghe psicoattive non erano indispensabili a questo scopo.
Attraverso studi di comparazione fu in grado in seguito di individuare gli aspetti comuni e dunque universalmente riconosciuti dello sciamanismo nelle varie culture ed iniziò a diffondere il core shamanism o sciamanesimo essenziale.
Dopo aver insegnato la metodologia a piccoli gruppi, nel 1979 fondò il Center for Shamanic Studies, al fine di formare degli insegnanti, per soddisfare le numerose richieste di apprendimento delle tecniche.
Consapevole dell’importanza di preservare le tradizioni sciamaniche che stavano scomparendo fondò in seguito, nel 1985, la Foundation for Shamanic Studies.
Fra i progetti della Foundation sono stati portati avanti con successo: “Shamanism and Health Program”, diretto da Sandra Harner e con lo scopo di dimostrare attraverso studi sperimentali gli effetti terapeutici dei metodi di guarigione sciamananica; “Mappatura della Realtà Non Ordinaria” (progetto MONOR or Mapping of NonOrdinary Reality), un programma diretto personalmente da Harner e rivolto a delineare la struttura dei mondi non ordinari, che emerge dai racconti degli sciamani indigeni e dalle testimonianze dei moderni praticanti.
Moltissimo lavoro e molte anime in cammino, unite da un intento comune: preservare e diffondere una preziosissima conoscenza, il core – shamanism, oggi più che mai necessaria per ritrovare l’equilibrio e l’armonia in questo mondo moderno tanto caotico, che ha perduto il contatto con la propria interiorità, con la propria anima divina e con la natura di cui fa parte, che ha trascurato l’aspetto spirituale della vita.
E’ un cammino di sperimentazione diretta, che ci libera da dogmi creati da altri, un cammino di guarigione spirituale che non ha nulla a che fare con la stregoneria dell’immaginario collettivo, bensì con un lavoro amorevole e compassionevole.
E’ un percorso di crescita personale, che dona degli strumenti pratici da utilizzare per il proprio benessere, onde potersi riappropriare delle redini della propria vita, con la consapevolezza che l’altro può darti l’aiuto di cui potresti aver bisogno, ma senza per questo sentirsi nel diritto di decidere al posto tuo, è un cammino di grande rispetto per tutto il creato.